“In bilico in cima all’albero, il vuoto m’ingannò. A cadere per primo è stato il cappello. Poi tutto quanto il corpo col suo peso specifico.
Ci fu uno scatto nell’eterno. Che mi afferrò. Non è che non precipitai, è che Dio precipitò assieme a me. La madre aveva allargato le braccia, lasciandolo andare. Dio si tuffò. Fu la salvezza. Mi anticipò e mi rimise in piedi.
Di questo oggi rendo testimonianza. Per Grazia Ricevuta, 28 settembre 1849″.
Ex voto, Museo del Paesaggio, Verbania