Ma cosa significa quel numero 153?
«Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si spezzò» (Gv 21,11).
153 è un numero particolare, è il risultato di questa somma: 1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11+12+13+14+15+16+17=153
Sant’Agostino legge in questo numero la scomposizione del 17 ovvero il 10+7, dove il dieci indica il decalogo (la legge, la lettera) e il sette la grazia donata dallo Spirito Santo (i sette doni).
«L’Apostolo dice: La lettera uccide, lo Spirito vivifica (2 Cor 3, 6). Si unisca dunque lo spirito alla lettera… Quando alla legge si unisce la grazia, cioè quando alla lettera si unisce lo spirito, al dieci si aggiunge il numero sette. Il numero sette, come attestano i venerabili documenti della sacra Scrittura, è il simbolo dello Spirito Santo… Non si vuol dunque indicare, col centocinquantatré, che tale è il numero dei santi che risorgeranno per la vita eterna, ma le migliaia di santi partecipi della grazia dello Spirito Santo» (Sant’Agostino, Omelia 122). Per sant’Agostino quindi questo numero rappresenta in figura i santi.
Secondo San Girolamo il numero 153 rappresenta tutte le genti della terra in quanto coincide col numero di specie di pesci esistenti (almeno secondo la catalogazione di Oppiano di Anazarbo nel suo poema Halieutica).
Applicando la ghematria possono essere ipotizzati altri significati, ma non esagererei con i virtuosismi. Anche perché credo siano queste due le interpretazioni che circolarono maggiormente nel medioevo e che ritroviamo rievocate in vari modi nelle opere artistiche.
Ad esempio, la Legenda aurea di Jacopo da Varazze, libro che espone biografie di santi ne conta un totale di 153. «Cristo ha trasformato in pescatori di uomini, secondo l’espressione evangelica, i pescatori dei centocinquantatré pesci del lago di Tiberiade. Il tempo della Legenda aurea è un tempo di pesca di uomini da trasformare in cristiani» (Jacques Le Goff, Il tempo sacro dell’uomo, Laterza, 2012, p.32)
Altro esempio è la chiesa del XII secolo dedicata a San Martino nel paese di Zillis, nel Canton Grigioni in Svizzera. Qui il soffitto a cassettoni è formato da 153 pannelli dipinti. Sono raffigurate scene dell’Antico e del Nuovo Testamento e della vita di San Martino quale illustre esempio del tempo della Chiesa; nella cornice tutt’attorno ci sono i mari che circondano la terra, ci sono bestie fantastiche e i venti dei quattro punti cardinali: tutta la storia, tutto il creato che obbedisce alla legge è lì presente per testimoniare e partecipare della grazia di Cristo.
[foto del soffitto della chiesa di Zillis tratta da qui]