Con questa lunga pausa sto eludendo la buona regola di un blog che prescrive di aggiornare costantemente. In attesa di riprendere il discorso, segnalo questo video: a São Paulo in Brasile c’è stata l’ordinanza “Cidade limpa” che ha vietato dal 2007 le insegne e le affissioni pubblicitarie.
Minori stratificazioni visive, ma allo stesso tempo una città più monocolore e geometrica con i suoi palazzi e palazzoni. Tipico scenario da estremismi contrapposti.
Cosa triste e insensata. La città non è fatta dagli edifici, ma dalle persone. Le persone comunicano, anche con la pubblicità. Certe forme di pubblicità sono arte. Fin dall’antichità, Pompei insegna, si è fatta pubblicità sui muri delle case. La città senza i murales spontanei perde sapore. Non di nude facciate abbiamo bisogno, perché la città vive e si trasforma con la sua gente. Altra cosa è ovviamente la tutela di monumenti o contesti storici. Ma tra Las Vegas e il nulla c’è tanta strada…
Esattamente, scenari opposti e ugualmente disumanizzanti.