Mai stato a Gerusalemme.
E come me tanti. Eppure abbiamo fatto quel numero di passi sufficiente ad arrivarci. Magari su e giù per una navata; o girando in tondo nel quadrato di un chiostro; o inerpicandoci fin sulle alte vette, quelle con in cima una croce e una stella alpina.
E così è stata Gerusalemme a venirci incontro. Anche qui, perfino qui, dove crescono boschi di abeti e betulle, e l’acqua sgorga senza scuotere la roccia.
Gerusalemme è un’abside, è un giardino, è un sentiero in salita fatto cantando. Gerusalemme è quel poco che basta per farti attendere il resto.
Dio è nato mentre cercavano di raggiungere Gerusalemme. E io Betlemme l’ho vista a Baceno, in fondo alla navata di destra della chiesa di San Gaudenzio. Lì Gesù è nato, appoggiato sul manto di Maria, blu e adorno di stelle. Il cielo tocca la terra. La vita si è fatta nuda, e perciò visibile.