Ecco la soglia. Il dentro e il fuori. Ascende huc et ostendam tibi, bisogna varcarla affinché si spalanchi la promessa. Lo dice anche la sua forma.
La pietra squadrata alla base è la terra, salda come le due colonne scolpite. Sopra, la forma circolare è come la calotta del cielo. Ecco la soglia che divide la terra dal cielo. Sopra ancora, c’è una base e un monte dove hanno piantato la croce. Il monte è plasmato secondo la forma della calotta del cielo. Non può che essere il Golgota.
Ogni monte, ogni salita prefigura il Calvario. E al di là della soglia, questo è quanto viene mostrato a chi sale.
Non ci sono segreti se non una morte che fu pubblica: Dio è sceso ed è venuto incontro fino a chinarsi sotto il peso della croce. Quattordici stazioni lo ricordano.
Se fosse un segreto, non ci sarebbe monte abbastanza alto per scoprirlo. A stento ci raffiguriamo le cose terrestri, scopriamo con fatica quelle a portata di mano; ma chi può rintracciare le cose del cielo? Chi ha conosciuto il tuo pensiero, se tu non gli hai inviato il tuo Santo Spirito dall’alto? (Sap. 9-17)
Il Cardinale Pitra, chiosando l’opera di Melitone, nello Spiciliegium Solesmensis ricorda: Monte è il Salvatore. “Il monte della casa del Signore sarà preparato in cima ai monti, e si innalzerà sopra i colli” (Isaia, 2,2). Monte è la Chiesa. “Coloro che confidano nel Signore, sono come il monte di Sion: non vacilla, è stabile per sempre” (Sal. 125,1).
La forma squadrata e il semicerchio, la terra e il cielo, sono sempre soglia e passaggio. Lo è a volte anche un portale della chiesa con la sua forma squadrata e la lunetta sopra. Il portale all’esterno è anticipo e prefigurazione dell’interno: basta ribaltare un portale, stenderlo in orizzontale e si avrà la pianta della chiesa con la navata e il coro.
E altro monte, altra soglia è dentro la chiesa. Altri gradini portano su all’altare. A chi li ascende essi sussurrano quello che ebbe già a dire Il Signore a Mosè sul monte Horeb: “levati i calzari, perché questo è terreno sacro”. L’altare è la soglia dell’eternità (R. Guardini, I santi segni).
[Le foto si riferiscono al Porticato delle cappelle, presso la Chiesa di Maria Vergine Assunta di Mergozzo. La Via Crucis è stata affrescata dal pittore Giovanni Battista Ronchelli di Varese, nel 1752]