Spero di poter tornare a dedicarmi a questo blog settimana prossima. Nel frattempo vivo di rendita grazie alle competenze di chi legge questo blog e agli interventi fatti nei commenti.
In molte chiese, col Vaticano II, il battistero è stato avvicinato all’altare al fine di legare battesimo e tensione alla pienezza eucaristica. Considerazione di per sé ineccepibile, non fosse che il tentativo non è sempre ben riuscito e spesso più che una direzione e una tensione appare solo un accostamento. A volte poi la situazione è peggiorata dalla costruzione di battisteri costituiti da piscinetta piastrellata d’azzurro con inserti d’oro, finte rocce e rigagnolo d’acqua che più che il Giordano rievocano la hall dell’Hotel Excelsior di Diano Marina. Che non so se sia preferibile all’altra opzione che incombe: battesimo celebrato al centro del presbiterio con bacile di plastica portato dalla sacrestia e acqua tiepida conservata appositamente nel termos.
Queste brevi note per introdurre, invece, un interessante ragionamento che Paolo fa nei commenti del post precedente: “Con la riscoperta del Ciborio e della Croce sospesa sull’altare, vedrei bene la riscoperta della Cripta, reinterpretata come Battistero.
La Cripta è uno spazio ipogeo che permette il “nascondersi” espresso dal nome, un celarsi nel ventre della terra, laddove il Figlio dell’uomo promette alla generazione perversa e adultera il segno di Giona (Mt 12,38-40).
Nell’ottica battesimale la Cripta andrebbe ad ospitare la Vasca battesimale, elemento architettonico per la celebrazione del sacramento del Battesimo.
Tale collocazione della Vasca nello spazio ipogeo della Chiesa rende visibile il senso proprio del nome “battesimo” che significa “immersione”.
L’immersione nelle acque battesimali significa la partecipazione alla morte di Cristo per partecipare alla sua resurrezione. Significa essere sepolti con lui per poter risorgere con lui. Azione sacramentale che plasma lo spazio liturgico ad immagine del mistero celebrato.
Inoltre tale disposizione della Vasca battesimale esattamente sotto l’altare e perciò sotto la Croce sospesa sull’altare, rende evidente l’asse verticale lungo il quale è costruito l’edificio di culto cristiano, asse tracciato dalla Croce, dall’Altare e dalla Vasca. Con tale asse il mistero cristiano plasma di sè il Cosmo, i suoi tre piani (Cielo-Terra-Inferi), ognuno ospitante un segno efficace del Mistero di Cristo e da essi ri-orientato al Salvatore.
Come dal Cristo in Croce escono acqua e sangue, segni unanimemente interpretati come i sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia, così dalla sua Croce, vera e propria pietra angolare (cf Jean Hani, Il simbolismo del tempio cristiano, Roma 1996), sono generati ad un tempo l’Altare per celebrare il sacramento eucaristico e la Vasca per celebrare quello battesimale”.
Hakim, altro lettore, ricorda che un caso di questo genere costituito recentemente esiste: “Quest’estate ho visto un esempio di battistero nella cripta della Cattedrale di Boiano, in Molise. Si tratta di una soluzione recente, in quanto i lavori di risanamento della chiesa hanno reso necessario convogliare le acque di un fiume interrato che insidiavano la struttura. Al parroco don Angelo Spina (oggi vescovo di Sulmona) è venuto in mente che quell’acqua potesse servire per una celebrazione suggestiva e simbolica del sacramento del battesimo”.
Io da parte mia, oltre a ringraziare, metto qui due link dove si può intravvedere il battistero sotto l’altare nella cattedrale di Bojano: qui e qui.