Nel post qui sotto che tratta del fonte battesimale e della sua forma ottagonale, tra i commenti si chiede perché il battistero si trovi (spesso) all’esterno della chiesa.

Provo a rispondere. Penso sia dovuto semplicemente al fatto che chi deve essere battezzato non appartiene ancora alla comunità cristiana, non ne fa parte, non è uno con la Chiesa.

Non per nulla la S. Messa inizia con il segno della croce: ci si ritrova nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. La liturgia prevede proprio di cominciare con questa affermazione di unità.

La chiesa, intesa come edificio, ribadisce tangibilmente questa unità, individuando nell’insieme la differenza dei ruoli.

Se non c’è un battistero separato e all’esterno, il luogo del fonte battesimale è solitamente in fondo, vicino alla porta d’ingresso. Perché il battesimo è il primo passo per entrare nell’unità della comunità cristiana.

L’ottagono, si diceva, indica l’ottavo giorno. E’ il dies dominica, l’apertura alla trascendenza dove presente passato e futuro sono raccolti in unità, perché riassunti nella presenza del Risorto. Il numero sette, inteso come cadenza del mondo e della storia, se lasciato da solo e senza il giorno del Signore, non riesce a darsi da solo una unità compiuta ma rischia di disperdersi in una cumulazione di eventi (analogamente, nessun sistema assiomatico riesce a darsi da sé, internamente, da solo un principio, e quindi una unità, senza cadere in contraddizione; ogni sistema denuncia il proprio limite).

Il battesimo è contraddistinto da questo ottavo giorno, dall’apertura alla trascendenza intesa come condizione di possibilità di una reale unità presente nella comunità cristiana e nella vita del fedele.

Ecco il punto che riguarda il battistero nel documento “La progettazione di Nuove Chiese – Nota pastorale della Commissione episcopale per la liturgia”
11. Il battistero e il fonte battesimale
Nel progetto di una chiesa parrocchiale è indispensabile prevedere il luogo del battesimo (battistero distinto dall’aula o semplice fonte collegato all’aula).
Sia decoroso e significativo, riservato esclusivamente alla celebrazione del sacramento, visibile dall’assemblea, di capienza adeguata. Il fonte sia predisposto in modo tale che vi si possa svolgere, secondo le norme liturgiche, anche la celebrazione del battesimo per immersione.
Si tenga presente che il rito del battesimo si articola in luoghi distinti, con i relativi «percorsi» che devono essere tutti agevolmente praticabili.
In ogni caso, non è possibile accettare l’identificazione dello spazio e del fonte battesimale con l’area presbiteriale o con parte di essa, né con un sito riservato ai posti dei fedeli.


5 risposte a “L’ottagono e l’uno”

  1. Avatar Biz

    Ho anche letto da qualche parte, non ricordo dove, che l’ottagono simboleggi un punto medio, di incontro fra la dimensione divina (circolare) e quella umana (quadrata)

  2. Avatar lc

    Sì, ricordo di averlo letto anch’io, ad esempio in uno dei libri di Renzo Manetti. L’ottagono come passaggio tra la terra (il quadrato) e il cielo (il cerchio). In effetti il battesimo è una forma di passaggio. E in quanto simbolo di passaggio e iniziazione, l’ottagono lo si può trovare utilizzato in contesti diversi, anche non prettamente cristiani.

    Mi sembra interessante sottolineare l’ottagono inteso come ottavo giorno perché in questo modo viene ad emergere maggiormente non tanto la comunanza culturale di molti segni, quanto la differenza specifica del messaggio cristiano tra le culture. Il che come metodo costituisce un ottimo antidoto per non cascare nei rischi del più trito comparativismo ottocentesco (per esempio, ultima cena e resurrezione : cannibalismo e rinascita = Gesù : Dioniso).

  3. Avatar Biz

    Interessante… non la sapevo questa comparazione (alquanto balzana in effetti :)

  4. Avatar francesco aimerito
    francesco aimerito

    sì tutto molto bello ma tutti abbiamo presente che nella prassi nelle chiese nuove i battisteri non ci sono, in quelle antiche sono abbandonati diruti e lerci, e i battesimi vengono fatti portando un catino davanti o in presbiterio… e nelle prese di possesso delle parrocchie il battistero non è nemmeno degnato dal nuovo parroco…allora cosa dobbiamo fare?

  5. Avatar Elena Poletti
    Elena Poletti

    A proposito di ottagoni e di battisteri straordinari, è da consigliare la visita al battistero di Baveno recentemente restaurato, gli affreschi interni del XVI secolo sono splendidi (nicchioni con la vita di S. Giovanni battista, sormontati da fascia con episodi della Passione, e infine, negli 8 spicchi della volta, tondi con evangelisti e padri della chiesa). Da questa estate è sempre aperto alla visita.

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