Certo, quei segni sull’altare rappresentano la colomba ovvero lo Spirito Santo che è anche creatore, e luce che guida l’angolo retto, che a sua volta sta alla base della costruzione delle mirabili cattedrali. Però messi lì così quei segni ricordano anche altro (squadra, compasso, cerchio, grembiule), e distraggono.

(Altare della Cattedrale di Reims)
L’altare è già “simbolo cristologico”; questo simbolismo al quadrato non mi convince affatto, al di là delle eventuali (???) dietrologie.
Se proprio si fosse voluto evidenziare lo Spirito, sarebbe stato da rispolverare il “ciborio” (il simbolismo lo riprese anche il Bernini, nel suo baldacchino). Ma è dalla fine del romanico che questo è praticamente scomparso.
Oppure riproporre l’unità dell’effusione dello Spirito e della Presenza Reale (la “colomba eucaristica” sospesa sull’altare).
Pure fantasticherie?
Anche a me questo simbolismo “al cubo” non convince, ma aprire dietrologie mi stanca solo al pensiero. Forse gli strumenti muratorii che sono incisi e rappresentati in modo ripetuto in tutte le chiese del periodo sono stati ripresi e fusi con i simboli legati al divino: un modo per celebrare il lavoro dell’uomo insieme a Dio. Sicuramente l’effetto stona. Adesso metto una foto sempre dell’interno di Reims dove si vedono quegli strumenti riprodotti.